Il premio: L'Isola per Suso | Biografia dello scultore Mimmo di Cesare
Mimmo di Cesare nasce a Palermo nel 1938. Avviato dal padre all’arte orafa, il suo esordio avviene nel 1957, esponendo a Palermo e a Sciacca le prime esperienze orafe e scultoree con disegni e progetti. Nel 1962 si trasferisce a Milano dove ha contatti con Fontana, Scanavino, Fabbri, Dova. Nel 1965 dà inizio al ciclo di opere aventi come tema "il sole" usando materiali diversi, realizza gioielli e sculture che espone in vari musei e gallerie in Italia ed all'estero.
Nel 1968 è invitato alla XIV Triennale Internazionale di Milano. Nel 1969 presenta le “Superfici solari” allo Schmuck Museum di Pforzheim e realizza alcuni gioielli-sculture per Pierre Cardin, esposti a Parigi e a Milano.
Nel 1971 è a Londra alla Ewan Phillips Gallery e presenta alla XV Triennale Internazionale di Milano “Arrow 73”: 35 anelli in oro giallo, platino e smalto, pubblicati sul libro Electa “Gioielli d'Artista in Italia 1945-95”. Il ciclo dei gioielli “L'Arco” e “Il Sole” viene esposto nel 1976 a Firenze ad Aurea Arte, nel 1977 in Brasile e nel 1978 a Milano all' ex Arengario.
Nel 1979 si trasferisce in Toscana, a Castiglioncello, dedicandosi prevalentemente alla scultura e continuando l'attenta ricerca nell'arte orafa. Vittorio Fagone, Enrico Crispolti, Gillo Dorfles hanno firmato i vari testi critici. Mulas, Ballo e Scianna hanno fotografato le sue opere. Vogue, Bazar, Gala International, Electa e Mondadori hanno pubblicato i suoi gioielli. La Galleria Novecento di Domitilla Alessi a Palermo e la Galleria Borgogna di G.Schubert a Milano rappresentano l'artista per l'Italia. È presente nel Museo Internazionale “Oro d'Autore” di Arezzo.
Nel 1981 partecipa al "Simposio di scultura" tenuto nel parco del castello Pasquini: il suo lavoro è installato in Piazza della Vittoria a Castiglioncello. Con materiali diversi continua il ciclo delle "pietre solari" di chiara matrice arcaico-mediterranea.
Nel 1985 realizza le opere interne alla chiesa di Castiglioncello: ambone, altare e seduta, volute da Don Roberto Corretti. A Vada lo chiama Don Antonio Vellutini, e poi progetta l’ambone e la fonte battesimale per Santa Croce a Rosignano oltre alla Cappella delle suore a Castiglioncello.
Dal 2012 ha realizzato, per il Premio Suso Cecchi d’Amico, "l’Isola per Suso" che viene consegnato ogni anno al vincitore per la miglior sceneggiatura.